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MB-EAT a Novara

Mindfulness Based – Eating Awareness Training

In questo cibo vedo chiaramente
la presenza dell’intero universo che sostenta la mia esistenza
– Thich Nhat Hanh

È un programma ideato e sistematizzato in un Protocollo basato sulla Mindfulness da Jean Kristeller (psicologa clinica) come risultato di oltre trent’anni di esperienze e ricerche nella presa in carico di pazienti con Disturbi Alimentari (Fame Nervosa, Binge Eating Disorder); partecipando a un MBSR condotto da Jon Kabat-Zinn all’Università del Massachusetts, Kristeller ebbe l’idea di creare un percorso esperienziale per aiutare le persone con Disturbi Alimentari: quello fu davvero l’inizio del programma MB-EAT. La dottoressa aveva già utilizzato la meditazione come parte del trattamento da lei sviluppato per l’obesità e per l’assunzione incontrollata di cibo in situazioni stressanti, constatando quanto quell’addestramento offrisse sia uno strumento per potersi rilassare e gestire efficacemente l’alimentazione correlata allo stress, sia una possibilità per cambiare radicalmente il proprio rapporto con il cibo.
Jean Kristeller è oggi leader nell’area del Mindful Eating, nonché fondatrice del Center for Mindful Eating.

Il percorso MB-EAT ha lo scopo di accompagnare le persone ad acquisire consapevolezza del loro rapporto con il cibo, così da poterlo modificare per renderlo più libero e meno soggetto a condizionamenti. Non si basa, quindi, su un modello di dipendenza prescrittiva riguardo al cibo.
L’interesse principale del protocollo riguarda la relazione con il cibo, che inizia dal conoscerlo in modo diverso, attraverso tutti i sensi, per poi osservare come si scelgono i cibi, partendo da alimenti semplici e, progressivamente, incontrare cibi sempre più impegnativi, i cosiddetti cibi trigger, in un processo continuo. Corpo, mente e cuore assistono all’unisono la persona nelle fasi di scelta, preparazione, consumazione del prezioso cibo.

Mangiare consapevole non riguarda quello che si mangia, ma come lo si mangia. Molte persone usano il cibo come aiuto per gestire situazioni di vita particolarmente difficili o stressanti, oppure adottano abitudini alimentari automatiche, distratte, senza portare l’attenzione su ciò che stanno facendo. In questi casi la persona non è in relazione con “l’esperienza del mangiare”, che può assumere significati diversi dal “nutrire il corpo”, e questo consente di osservare le reazioni verso tutte le esperienze interne che attivano la ricerca del cibo per soddisfare altri bisogni; accade quando mente e corpo non sono collegati.
La Mindfulness aiuta a ri-creare questo collegamento, diventando il ponte per eccellenza che consente alla persona di entrare in contatto con sé stessa, per potersi ri-appropriare del proprio corpo, decidendo liberamente come relazionarsi con il cibo, attraverso scelte alimentari soddisfacenti e nutrienti, oltre che rispettose dell’esigenza di benessere e di salute personali.
Mangiare in modo consapevole significa prestare attenzione al fatto che si sta mangiando momento per momento, che non c’è un modo giusto o sbagliato per alimentarsi, bensì diversi gradi di consapevolezza verso questa esperienza vitale e gioiosa. Il Mindful Eating consente di riacquistare un senso di soddisfazione a prescindere da quello che si mangia o non si mangia.

MB-EAT

L’MB-EAT è un protocollo esperienziale di gruppo, che si sviluppa in nove incontri settimanali di circa 2 ore.
È rivolto a tutte le persone che hanno una relazione disarmonica con il cibo, individuabile attraverso comportamenti alimentari disordinati, distratti, esprimibili con un’alterata abitudine alimentare che, in casi piuttosto complessi, si manifesta con comportamenti compulsivi di fame davvero eccessiva.
Si ha la possibilità di ristabilire la connessione con il corpo, portando l’attenzione alle diverse richieste che da esso giungono e imparando un nuovo modo per rispondere ai bisogni di tipo emotivo, psicologico o fisico; si accresce anche la consapevolezza dell’interconnessione dell’essere umano con la terra, con gli altri esseri viventi e l’impatto delle scelte alimentari che inevitabilmente ricadono su questi sistemi.
Attraverso questo percorso, nello specifico, si diventa consapevoli del senso di fame e senso di sazietà (spesso confusi con il senso vuoto e di pieno), quali segnali importanti che ci portano a decidere quando iniziare o smettere di mangiare; questa consapevolezza mantiene sempre il rispetto delle esigenze e delle preferenze personali nella selezione e nella preparazione del cibo.
Durante tutto il training si ha la possibilità di diventare consapevoli di quanto l’attitudine giudicante dei pensieri, che normalmente accompagna le abituali risposte al cibo (mi piace – lo voglio, non mi piace – non lo voglio o neutro – non mi interessa), condizioni inevitabilmente la relazione con esso.

Il protocollo MB-EAT

Per iniziare il tuo percorso con la Dott.ssa Taroppi telefonare al numero 339 387 4022.

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